sabato 1 settembre 2007

il mio amico Pasquale e Madre Teresa

Il mio vicino di casa si chiama Pasquale.
Pasquale è il tipico italiano meridionale medio: simpatico, socievole, chiacchierone, talvolta un po’ invadente e... credulone. Per Pasquale tutto ciò che è scrittura, libri, giornali e persino riviste scandalistiche, è oro colato. Non parliamo poi della radio o della televisione; ciò che viene detto dallo schermo televisivo è vangelo, sacro e intoccabile.
Purtroppo molti italiani, e non solo italiani, sono così. Basti pensare alle migliaia di americani che si precipitarono terrorizzati nelle strade quando Orson Welles trasmise, via radio, una realistica “Guerra dei mondi”. E che dire della fiducia demenziale con la quale tante, troppe persone si affidano, e si fanno spennare, da ciarlatani che occhieggiando da patinate riviste o da canali televisivi si spacciano per maghi e veggenti? o da quelli squallidi individui che con libri, opuscoli e interviste irretiscono e plagiano le persone adescandoli nelle loro malefiche sette e si arricchiscono alle loro spalle?
Com’è facile, purtroppo, approfittare delle persone che mai, come oggi, sono frastornate e indebolite nella loro capacità di giudizio da una vita sempre più frenetica, caotica e compulsa da stimoli di ogni genere.
Tempo addietro ero in una macelleria e ordinavo delle succulente fettine di vitello quando Pasquale , che stava acquistando delle uova, mi guardò sbigottito: “ Ma che fai? Compri la caaarneee?!” – “Sì, perché?” – “Ma non hai letto che c’è la mucca pazza?” – “Sì, ma è in Inghilterra, e qui siamo in Italia”.
Pasquale scrollò la testa e si allontanò borbottando. Purtroppo il timore della mucca pazza contagiò l’Italia e per mesi e mesi la carne fu bandita dalle mense con grave danno per l’economia del nostro paese. La stessa cosa è avvenuta più di recente per il pollame. Giornali e televisione strombazzavano l’incubo dell’aviaria e la gente non comprava più polli e neppure le uova.
Certo, un tempo, i giornalisti erano gente abbastanza seria; le notizie venivano controllate e pubblicate senza esagerazioni. Poi il mondo è lentamente cambiato e non tutti se ne sono accorti. Oggi la cosa importante è vendere, e vendere quanto più è possibile perché così si accrescono gli introiti pubblicitari. Oggi è l’epoca dello “scoop”, del “gossip”, della “new age”, dei “guru”, della notizia gonfiata, trasformata, modificata, ampliata che deve colpire, interessare, convincere. E non importa se si dicono balle, tanto, dopo un po’ di tempo nessuno se ne ricorda più. Ed anche gli scrittori, i critici, i saggisti si sono adeguati a questa regola: spariamole grosse, l’importante è vendere. E noi? Il nostro senso critico, il nostro discernimento dov’è andato a finire?
Io, per mia disgrazia, o per mia fortuna, difficilmente credo a ciò che leggo o ascolto se non ho la possibilità di controllarne la veridicità. Come dovrebbe fare ogni buon giudice, cerco di ascoltare più campane e di verificare le prove. In un’ epoca in cui gli ideali sono sempre più rarefatti e gli esempi da imitare, o stimare, sono sempre meno numerosi cerco di guardare le cose e le persone con occhio obiettivo. Tra le persone cui ho guardato, e guardo, con stima e simpatia, pur riconoscendo che anche loro sono state soggette ad errori ed umane debolezze, vi sono anche Karol Wojtyla e Madre Teresa di Calcutta.
Ora, un alto prelato, a mio avviso poco onesto e poco serio, ha divulgato in un libro le lettere a lui inviate da Madre Teresa nelle quali ella confidava certi suoi momenti di scoramento e di sofferenza. In una di queste dice: "Gesù ha un amore molto speciale per te. Ma per me, il silenzio e il vuoto è così grande che io lo cerco e non lo trovo, provo ad ascoltarlo e non lo sento".
Queste lettere, per espressa volontà della scrivente, dovevano essere distrutte: erano delle confidenze, delle confessioni che un qualsiasi piccolo e onesto prete di campagna avrebbe sicuramente bruciate rispettando il segreto. Ma l’alto (?) prelato, no. Le ha conservate ed ora ne parla e le fa pubblicare. Un po’ di pubblicità non fa male a nessuno siano essi magistrati, politici, veline, fotografi rampanti o prelati. Che tristezza! Che mondo sempre più miserabile!
Leggo che alcuni bloggers, Giacomo e Alice che stimo e rispetto, hanno affermato che “ Madre Teresa la presunta santa chiese denaro ai dittatori sanguinari di Haiti che massacravano anche i suoi poveri.” Ed anche che “buttava via i materassi che le venivano offerti , diceva che i malati dovevano stare senza, non potevano neanche ricevere visite dai parenti, non somministrava medicine, diceva che bisognava abbracciare la sofferenza, ha fatto morire bambini di appendicite perchè non riteneva opportuno mandarli in ospedali qualificati.... ha fatto morire persone nella più grande sofferenza... e c'è anche un libro che ne parla”.
Queste stroncature mi hanno colpito e mi sono detto che forse, anche in questo caso, la grancassa mediatica di elogi sulla figura di Madre Teresa mi aveva tratto in inganno e fatto sembrare oro ciò che era vile metallo. Poi, come di consueto, ho deciso di approfondire e di individuare questo libro diffamatorio e credo di averlo individuato.
Si tratta di “The Missionary Position, Mother Teresa in Theory and Practice” scritto da Christopher Eric Hitchens. Nel suo libro Hitchens critica con estrema virulenza la suora Albanese e l’accusa di mancanza di trattamenti sanitari nei confronti dei malati, di anacronistiche posizioni in materia di contraccezione, divorzio e aborto, oltre a stigmatizzare l’atteggiamento che Madre Teresa tenne con dittatori come “Papa doc” Duvalier ad Haiti, da cui ottenne donazioni in denaro, così come con Charles Keating, condannato per frode, che utilizzò parte dei proventi fraudolenti per finanziare le opere della suora.
Ma chi è questo Hitchens? è un giornalista, scrittore e critico letterario inglese, molto conosciuto per il suo perenne atteggiamento dissacratorio, il suo ateismo, e la sua ostilità verso qualsivoglia forma di religione. Egli così dice di sé: « Sono un ateo. Non sono neutrale rispetto alla religione, le sono ostile. Penso che essa sia un male, non solo una falsità. E non mi riferisco solo alla religione organizzata, ma al pensiero religioso in sé e per sé ».
In effetti si può tranquillamente affermare che è difficile trovare dei personaggi o delle istituzioni che non siano caduti sotto la feroce penna del giornalista; oltre, ovviamente, ai suoi caustici attacchi alla Chiesa Cattolica vi sono quelli sferrati contro Henry Kissinger, Donald Reagan, Bush senior, Bill Clinton, l’attore Mel Gibson, il deputato socialista britannico George Galloway (che, per tutta risposta lo definì “un pupazzo ubriacone ed un utile idiota”), il Dalai Lama, e persino contro Cindy Sheehan la madre che, avendo perso un figlio in Iraq, si batte per porre fine alla guerra con una serie di manifestazioni e di comizi.
Il mio amico Pasquale presterebbe fede assoluta alle parole di Hitchens, seguendo l’assioma: – sono state scritte quindi sono vere -. Il mio spirito critico, invece, si rifiuta di credere sia che siano la verità assoluta sia che siano i vaneggiamenti di un alcolizzato. Ritengo infatti che nel corso della vita di un qualsiasi essere umano vi siano fasi di grandezza e fasi di debolezza. L’importante è che le prime prevalgano sulle seconde.
Se io, infatti, parlassi solo delle debolezze o dei lati oscuri di una persona pur dicendo il vero ne farei un ritratto distorto ed ingannevole. Se dicessi solo che Leonardo da Vinci era omosessuale e forse pedofilo direi probabilmente la verità, ma una verità faziosa e ingannevole che trascurerebbe totalmente l’immensa grandezza dell’uomo.
E così, se di Madre Teresa considerassi solo gli umanissimi errori e le debolezze le farei un imperdonabile torto. Credo che sia oggi universalmente riconosciuto che il Vaticano, pur con i suoi enormi errori e difetti che assolutamente non voglio sottacere, sia estremamente serio, pignolo e scrupoloso in occasione dei processi di beatificazione.
Il Vaticano, infatti, sa bene che qualsiasi errore lo metterebbe in condizione di essere violentemente attaccato da tutti i suoi oppositori che, tra l’altro, sono in questi anni particolarmente virulenti.
Ebbene, forse non tutti sanno che in occasione del processo di beatificazione di Madre Teresa, proprio Christopher Hitchens fu chiamato dal Vaticano a svolgere il ruolo un tempo chiamato dell’Avvocato del Diavolo. Egli rese la sua testimonianza da Washington e le sue argomentazioni, dopo attenta valutazione, non furono giudicate di rilievo tale da impedire la beatificazione della suora.
A proposito dell’operato di Madre Teresa scrive, giustamente la mia amica Esidra: “Di cosa si dovrebbe scusare o vergognare chi ha dedicato la propria vita terrena al puzzo della materia, alle piaghe sanguinolente, ai rantoli della morte tra malattie incurabili?” Ed io concordo con lei.
Chi di noi, seduto nella sua comoda poltrona con la pancia piena e gli occhi incollati alle “veline” televisive, può permettersi di giudicare questa minuscola donna che per tutta la vita si è affannata tra il fetore della miseria e della morte, in un paese ostile, cercando di donare amore e sollievo ai “poveri tra i poveri” ai lebbrosi, agli incurabili, agli afflitti? Ha accettato i soldi di “Papa doc” Duvalier? Ma vivaddio chi non accetterebbe denaro anche dal diavolo in persona pur di alleviare le sofferenze di un proprio figlio o di una persona cara? E credo che non vi possa essere miglior conclusione per questo post che chiuderlo con le parole di Madre Teresa:

DAI IL MEGLIO DI TE...
L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA' IL BENE
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI
Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA' IL BENE
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI
Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA
Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE
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p.s. divertitevi con il post qui sotto

Fino a che punto siamo creduloni?

Sul sito http://www.francobampi.it/franco/ditutto/curiosita/creduloni.htm ho trovata questa interessante, divertente e significativa chicca che non potevo non sottoporvi sia perchè conferma alcuni miei pensieri sia perchè tutti i 7 punti enunciati sono rigorosamente esatti!

Il 26 aprile una matricola della scuola Eagle Rock Junior High ha vinto il primo premio alla Greater ldaho Science Fair (Grande Expo Scientifico in Idaho). Il suo sforzo è stato quello di mostrare quanto siamo diventati condizionabili dagli allarmismi di chi esercita scienza a buon mercato e diffonde paure su tutto ciò che ci circonda. Nell'ambito del suo progetto egli ha sollecitato i cittadini affinché firmassero una petizione per porre sotto stretto controllo o per eliminare completamente un composto chimico denominato «monossido di bi-idrogeno». Le ragioni sono molte e tutte valide; infatti questa sostanza chimica:

1) può causare eccessiva sudorazione e vomito;
2) è il componente principale delle piogge acide;
3) allo stato gassoso è in grado di provocare gravi ustioni;
4) una inalazione accidentale può uccidere una persona;
5) contribuisce all'erosione;
6) diminuisce l'efficacia dei freni delle automobili;
7)è stata trovata nei tumori dei malati terminali di cancro.

Egli ha chiesto a 50 persone di sostenere la proibizione di questa sostanza chimica. Quarantatré hanno detto di sì, sei erano indecise e solo una sapeva che questa sostanza chimica era l'acqua.
Il titolo del premio da lui vinto era «How Gullible Are We?» - «Fino a che punto siamo creduloni?». Egli ha avuto la sensazione che la risposta fosse ovvia.
In conclusione... avete gustato il vostro bicchiere d'acqua oggi?