sabato 29 settembre 2007

Aiuto per la popolazione della Birmania



Nota: questo è un nuovo tipo di protesta on-line che usa i blog per diffondere una petizione a livello globale. Per partecipare, aggiungilo al tuo blog seguendo le istruzioni che troverai in questo post.

Questa non è una questione di partiti politici, questo è un problema di diritti umani basilari e democrazia.Per piacere aiutate a prevenire una tragedia nella Birmania/Myanmar aggiungendo questo post al vostro blog e chiedendo ad altri di fare lo stesso.

Facendo circolare questo meme attraverso la blogosfera probabilmente potremmo portare più sensibilità sul problema ed evitare una seria tragedia. Come cittadini del mondo, questo è qualcosa che i blogger possono fare per aiutare.Come partecipare.

1. Copiare questo intero post nel tuo blog, compreso questo numero: 1081081081234;2. Dopo alcuni giorni puoi cercare con Google il numero 1081081081234 per trovare tutti i blog che partecipano a questa protesta e petizione.Nota: Google indicizza i blog a differenti livelli, per cui è possibile che ci voglia più tempo perché il tuo blog appaia tra i risultati. Indipendentemente dalla traduzione il numero rimane identico e perciò valido.

La situazione nella Birmania/Myanmar ci riguarda tutti.Non c’è libertà di stampa nella Birmania/Myanmar e il governo ha incominciato a bloccare Internet e altri mezzi di comunicazione, per cui è difficile ottenere le notizie dall’esterno.

Singole persone sul campo stanno mandando i loro comunicati alla BBC e sono sconcertanti. Vi incoraggio a leggere questi resoconti per vedere da voi quello che sta succedendo nella Birmania/Myanmar (in inglese). Qui, invece, le notizie raccolte da Google in italiano sulla Birmania.La situazione nella Birmania/Myanmar è sempre più pericolosa.

Centinaia di migliaia di protestanti pacifici e disarmati, compresi monaci e monache, stanno rischiando le loro vite marciando per la democrazia contro una dittatura impopolare, ma ben armata che non si fermerà pur di continuare il suo dominio repressivo.

Mentre i generali al potere e le loro famiglie sono letteralmente grondanti di oro e diamanti, la popolazione della Birmania/Myanmar è impoverita, privata dei diritti umani basilari, tagliata fuori dal resto del mondo e sempre più sotto la minaccia della violenza.Questa settimana la popolazione della Birmania/Myanmar si è sollevata collettivamente nella più grande dimostrazione pubblica contro la dittatura militare dominante da decenni.

È una dimostrazione di coraggio, decoro e democrazia attiva sorprendente. Ma nonostante queste proteste siano pacifiche, i despoti militari stanno incominciando a reprimerle con la violenza.

Ci sono già state almeno alcune morti confermate, e centinaia di feriti gravi causati dagli scontri tra soldati e cittadini disarmati.In numero attuale di vittime e feriti è probabilmente di gran lunga peggiore, ma le uniche notizie che abbiamo vengono da singole persone che riescono a far passare i loro resoconti attraverso il cordone imposto dalle autorità.

Sfortunatamente sembra che presto potrà esserci un bagno di sangue su larga scala, e le vittime saranno per lo più donne, bambini, gli anziani e i monaci e monache disarmate.Contrariamente a quello che i governi birmano, cinese e russo hanno affermato, questo non è solo un problema di politica interna, è un problema di importanza globale e colpisce la comunità globale.

Come cittadini interessati non possiamo permettere che qualunque governo, in nessun luogo al mondo, usi la sua forza militare per attaccare e uccidere cittadini disarmati che stanno dimostrando pacificamente.In questi tempi moderni, la violenza contro civili disarmati non è accettabile e se è permesso che accada, senza serie conseguenze per i suoi perpetratori, questo crea un precedente perché succeda ancora da qualche altra parte.

Se vogliamo un mondo pacifico, spetta ad ognuno di noi opporre resistenza personalmente contro questi problemi fondamentali, dovunque essi si presentino.Per piacere unitevi a me nel chiedere al governo birmano di negoziare pacificamente con i suoi cittadini, e alla Cina di intervenire per prevenire ulteriore violenza. E per piacere, aiutate a sollevare l’attenzione degli sviluppi della Birmania/Myanmar così che sia possibile evitare un disastro umano su larga scala.

Grazie.
grazie a Max http://binario19.blogspot.com/ che me l'ha segnalato e grazie a Mario l. per la traduzione in italiano dell'originale in inglese
nota: utilizzerò questo post come se fosse un meme o una catena di S.Antonio. Nomino 3 blogger
1) Regina Madry
2) Faraluna
3) TU che leggi

domenica 23 settembre 2007

Il mitico VIC 20


Credo fosse nel 1982 quando acquistai il mio primo computer: il mitico VIC 20. Che divertimento!
A giudicare dal depliant pubblicitario era una macchina potentissima, pari se non superiore ai computer giganteschi in uso verso il 1945 negli Stati Uniti. Uno dei più noti fu in quell’epoca l’ ENIAC ( electronic Numerical Integrator and Calculator) che impiegava 18.000 valvole elettroniche e che era in uso presso l’esercito.
Ma torniamo al VIC 20, ovviamente non riuscii mai ad utilizzare veramente tutte le numerose capacità che comunque aveva o pretendeva di avere. Ricordo che per caricare i programmi si usava un registratore a nastro e, solo per caricare un programma (e non sempre ci si riusciva ed occorreva ripetere il procedimento) ci volevano decine di minuti.
Il processore era un MOS 6502 con una memoria ROM di circa 20kB contenente il sistema operativo BASIC 2.0, una memoria RAM di soli 5 kB, di cui 3.5kB disponibili per la programmazione in BASIC.Il collegamento, per la visualizzazione, era con il TV casareccio. Quanti giochi e quante battaglie virtuali. Ricordate, tra i tanti, “Invaders” con le astronavi aliene che scendevano lentamente e che occorreva distruggere per passare al modulo successivo in cui la velocità aumentava?

Poi fu la volta di un altro pezzo da museo: il Commodore 64, più complesso e potente (si fa per dire). Nelle edicole misero in vendita una specie di tastiera che, collegata al Commodore consentiva di fare delle musichette.

Le caratteristiche del Commodore erano comunque interessanti: aveva una ROM da 16Kb , un Processore MOS 6510 , una RAM da 64Kb. Il testo comprendeva 40 caratteri per riga, la grafica era a colori (16) ed utilizzava il Basic come sistema operativo. Era presente anche un modesto tipo di sonoro.
Nel frattempo era uscito il primo pc della IBM che divenne il modello forse più copiato dell’intera storia dei personal computer. Ovviamente il suo prezzo era talmente alto che soltanto alcune aziende all’avanguardia furono in grado di acquistarlo.
In seguito riuscii comunque ad acquistare un clone della IBM: l’Amstrad CPC 6128 dotato di 128k di RAM e in grado di caricare il sistema operativo fornito su floppy. Aveva un costo limitato che lo aveva fatto diventare una importante alternativa agli allora costosissimi PC IBM.
Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e molti e sempre più potenti pc si sono succeduti sulla mia scrivania, ma, come si dice, il primo amore non si scorda mai e ricordo sempre con nostalgia ed affetto il mio caro vecchio VIC 20.