martedì 17 luglio 2007

La triste, lacrimevole e dolorosa istoria di Coniglio Giuseppe


Le antiche tragiche istorie andrebbero raccontate, non lette, perchè l'intonazione e la mimica sono tutto.

Comunque ecco quella del coniglio Giuseppe.

Un fattore ha un conigliera con un paio di centinaia di coniglie e un solo coniglio: Giuseppe. Giuseppe ha sempre fatto il suo lavoro con competenza e abilità, ma gli anni passano per tutti e il fattore decide di affiancare a Giuseppe un coniglio più giovane: Pasquale.

Appena Giuseppe vede Pasquale si incazza terribilmente e lo affronta: - tu, piccolo impudente, cosa sei venuto a fare qui? le signore conoscono solo me e sono sempre state soddisfatte dei miei servigi. Vattene!- Pasquale sorride, conciliante, e propone: - caro Giuseppe, ma nessuno mette in dubbio le tue capacità. Le signore sono tante e c'è posto per tutti...mettiamole in fila e, da buoni amici, io comincio da destra e tu da sinistra...-

Giuseppe alza un sopracciglio, riflette a lungo, e poi fa: - va bene.- Le coniglie vengono messe in fila e Giuseppe inizia: (lentamente)

- Permette signora? grazie signora. Permette signora? grazie signora. Permette signora? grazie signora. Permette signora? grazie signora........-
Dall'altra parte inizia Pasquale: (velocemente)

-Permette signora? grazie signora. Permette signora? grazie signora. Permette signora? grazie signora . Permette signora? grazie signora...........Permetti Giuseppe? grazie Giuseppe. Permette signora? grazie signora...........

lunedì 16 luglio 2007

Tormentone vacanziero (colpa della Giraffa e di Antonio)

1. Vacanze al mare, in montagna o altro?
Collina prima, mare poi.
2. Cosa apprezzate di più delle vacanze?
La lontananza da mia suocera.... Hiuppy-doo hiuppy-doo hiuppy-doo
3. Se ci andate, dove andate quest'anno e in che periodo? 10 giorni a Fiuggi, in mezzo al verde, in albergo con piscina. Che bello! (paga mia moglie, eh eh eh). Inoltre ci sarà anche un mio fratello minore che purtroppo per me e fortunatamente per lui vive a Roma e quindi ci vediamo raramente. Poi al mare, in Calabria dove ho una casetta (non sbavate...è poco più grande di una cabina da bagno)
4. Quale vacanza sognate?
Una vacanza (lunga...lunghissima) in un isola tropicale, con una capanna di legno e canne sulla riva del mare e due belle fanciulle brune che mi coccolano e mi rinfrescano con i loro ventagli di palma. (come? Che ci faccio con le due fanciulle? Uffaa...la birra ci faccio, cioè niente. Ma tanto è un sogno, no?)

domenica 15 luglio 2007

Abusi e illegalità


Come tutti sanno, vi è l’obbligo biennale di revisione delle automobili ed inoltre, in moltissime città, tra cui Napoli, vi è l’obbligo di un controllo annuale (ovviamente a pagamento) sulle emissioni dei gas di scarico. Se tutto va bene viene rilasciato un “bollino blu” da incollare sul parabrezza.
Ora sentite l’ultima illegale follia degli amministratori di questa sventurata città: tra pochi giorni le auto con oltre 10 anni di età, abbiano o meno il bollino blu, non potranno più circolare! Sì, non è una barzelletta o un pesce d’aprile, è una disposizione comunale regolarmente comunicata stamane dai canali televisivi.
A che cosa dobbiamo questa infame ed illegale misura? A far prosperare le fabbriche di auto? Non credo, anche perché tra la maggior parte della popolazione sono ben pochi quelli che possono permettersi una nuova auto in questa degradata città ove la disoccupazione e la povertà ha raggiunto livelli incredibili.
A cosa assisteremo quindi? Al passaggio di fiammanti e potenti Mercedes e BMW che, com’è noto, sono solitamente la firma di boss camorristi e di... politici.
Ovviamente non potranno più circolare gli autobus, le macchine della polizia e quelle dei carabinieri considerata la vetustà di questi mezzi...
Ma siamo impazziti? Chi ha conferito a questi politicanti il potere di privarmi del diritto di circolare liberamente per il territorio nazionale com’è mio diritto costituzionale?
Ho sempre rispettato alla lettera leggi, norme e regolamenti, ma questa volta NO! Circolerò regolarmente e se verrò contestato mi rivolgerò alla magistratura. Napoletani, sveglia! Ma che cosa aspettate per fare sentire la vostra voce?