gli automobilisti napoletani sono cittadini italiani?
Chi si trovasse a circolare sulla Tangenziale di Napoli leggerà un bel cartello: Nella città di Napoli, nei giorni lunedì, mercoledì e venerdì è vietata la circolazione agli autoveicoli Euro 0 ed Euro 1, ed ovviamente questi sono gli autoveicoli utilizzati dai meno abbienti che non hanno i mezzi e la possibilità di acquistare un nuova auto.
Come ho già detto in altra occasione, ritengo questa disposizione gravemente lesiva del diritto alla libera circolazione dei cittadini sul territorio nazionale così come garantito dalla Costituzione, ( Art. 16 - Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.).
E’ infatti un ulteriore sopruso che grava sulle spalle degli automobilisti napoletani che già sono costretti ogni anno (e su questo non ho obiezioni) a sottoporre la propria auto ad un controllo dei gas di scarico con conseguente rilascio del "bollino blu" (ovviamente a pagamento) che ne attesti l'idoneità alla circolazione (e quindi cadono i motivi di sanità). Inoltre ogni quattro anni prima, e ogni due anni successivamente le auto sono, per legge, obbligatoriamente sottoposte ad altro controllo che ne accerti la funzionalità (e quindi cadono i motivi di sicurezza).
Non tutti sanno, tra l'altro, che per disposizione del presidente Bassolino la Campania è la Regione ove si paga il prezzo più alto per il carburante, ed il prezzo più alto per la tassa di possesso (ex tassa di circolazione). Non parliamo poi delle spese di assicurazione che probabilmente sono le più alte nel mondo!
Ad ogni buon fine, poichè probabilmente non tutti sanno a quale classe appartenga la propria auto, invito i concittadini napoletani a controllare la loro carta di circolazione ed a verificare i seguenti dati:
pre-Euro 1 indica i veicoli "non catalizzati" a benzina e i veicoli "non ecodiesel": questi veicoli sono stati i primi ad essere colpiti da eventuali provvedimenti di limitazione;
Euro 1: indica le autovetture conformi alla direttiva 91/441 o i "veicoli commerciali leggeri" conformi alla direttiva 93/59. Ha introdotto l'obbligo per la casa costruttrice di montare la marmitta catalitica e di usare l'alimentazione a iniezione. E' entrata in vigore nel 1993.
Euro 2: indica le autovetture conformi alla direttiva 94/12 o i "veicoli commerciali leggeri" conformi alla direttiva 96/69. Normativa che ha richiesto modifiche anche sui diesel, è in vigore dal 1996.
Euro 3: indica i veicoli conformi alla direttiva 98/69. In vigore dal 2000, relativa all'ulteriore diminuzione delle emissioni, è obbligatoria per gli autoveicoli fabbricati dopo il 1 gennaio 2001. Alcune auto potrebbero essere state immatricolate nel 2001 ma fabbricate nel 2000 e quindi prive di EURO 3; alcune case costruttrici hanno anticipato l'obbligo per cui ci sono dei veicoli immatricolati prima del 2001 che rispettano l'EURO 3.
Euro 4: indica i veicoli conformi con la direttiva 98/69B. E' obbligatoria dal 1 gennaio 2006. Alcune case costruttrici hanno anticipato l'obbligo per cui ci sono molti veicoli precedenti che rispettano l'EURO 4.