venerdì 7 dicembre 2007

Thinking Blogger Award

Oggi, nell'aprire il mio blog ho avuto due sorprese: la prima, che il blog si è riconvertito alla lingua inglese e non c'è verso per farlo tornare all'italiano; la seconda, molto più piacevole, è stata la mia inclusione tra i blogger meritevoli dello Thinking Blogger Award da parte di uno tra i bloggers più simpatici e seguiti di questa piattaforma: MasterMax.

Questo riconoscimento comporta l'impegno di segnalare, a propria volta, non più di cinque nominativi cui conferire lo stesso riconoscimento. E qui casca l'asino! Intanto non possiedo le capacità e l'esperienza informatica di Max e quindi non vorrei commettere errori nell'includere i vari Link, inoltre è estremamente difficile e frustrante selezionare solo cinque persone tra le innumerevoli che, a mio avviso, avrebbero tutti i titoli per essere nominati. Mi consola il pensiero che ognuno dei cinque dovrà, a sua volta, nominarne altrettanti (e quindi si arriva a 25 che è un giusto numero) ma, d'altro canto, mi auguro che la cosa finisca lì evitando una specie di esplosione atomica a catena.
Bene, mi butto. Per prima cosa voglio dire che tutti i bloggers da me citati avranno una primaria caratteristica in comune: l'intelligenza. Inoltre ognuno di loro ha anche un'altra peculiarietà: i loro post fanno riflettere, fanno pensare, non sono mai o quasi mai frivoli, stucchevoli o noiosi.
Mi sembra quindi di aver così rispettata la regola primaria (5 Blogs That Make Me Think') e le tre regole base di questo meme:
1) partecipare al meme solo se si è stati nominati.
2) lasciare un link al post originario inglese ( ed eccolo qui )
3) inserire nel post il logo dello 'Thinking Blogger Award'
Ed ora ecco le mie nominations:
Elle - è uno spirito libero che scrive con sapiente ironia bellissimi racconti ricchi di sensualità e di erotismo. Spendide anche le foto che arricchiscono i post.
Mio capitano - è uno splendido scrittore sia di romanzi che di post sempre interessanti ed avvincenti. Cerca di descrivere con distaccato sarcasmo alcuni aspetti della vita ma, sotto sotto, se ne lascia coinvolgere.
Stregagatta - romantica e sognatrice vorrebbe vivere in un'altra epoca ma viene inevitabilmente coinvolta dall'attuale. Deliziosa nella descrizione di certi personaggi o di certe situazioni, cela, senza riuscirci, un carattere passionale con spunti di malinconia.
Michelle - un blog in cui eleganza, magia e fantasia la fanno da padroni . I suoi post raffinati, aerei e solo apparentemente semplici vanno letti, riletti e meditati.
Antonio76 - non avrei voluto nominarlo perchè è già abbastanza megalomane di suo, ma come fare? è impossibile non nominare questo giovane vulcano. Ama la sua donna, lo sport, il cinema, il disegno, scrive racconti di eccezionale bellezza e complessità, si interessa di tutto con passione ed altruismo, sempre pronto a difendere i deboli e gli oppressi sia sul blog che nella vita. Come diceva un titolo costante della vecchia rivista "Selezione" è una persona che non dimenticherò mai.
Il meme è finito. E sono rimaste fuori alcune delle persone che mi sono più care tra le quali una in particolare che non potrei comunque nominare perchè il suo è un blog universale che non ha bisogno di "Awards".

lunedì 3 dicembre 2007

Educazione sessuale. Sì, ma quale?



Due commenti, uno di Info e l'altro di Giovanna mi hanno dato lo spunto per qualche riflessione sull'educazione sessuale dei nostri figli.
Già, educare, essere genitori, non è proprio facilissimo. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi è istintivo. Non occorre studiare i vari manuali degli "esperti" (ma esperti di che?). Bisogna dare amore, affetto, comprensione e educazione. Quest'ultima è forse la cosa più difficile. Importante è, innanzi tutto, dare il buon esempio in famiglia: evitare di mentire, evitare di picchiare, evitare di gridare, evitare di minacciare e saper ben calibrare la correzione degli errori ed il premio per il comportamento adeguato.
Non occorre profondersi in regali ma è sufficiente dare una carezza e dire sei stato bravo. Essere autorevoli e non autoritari, e soprattutto essere coerenti e fermi nelle decisioni. Non si debbono fare promesse o anche minacce, se non si è certi di mantenerle in ogni caso ed a qualsiasi costo. Particolarmente delicata è l'educazione sessuale.

Occorre ricordare che gli stimoli sessuali sono presenti fin dalla nascita. Secondo Freud anche l'atto del defecare comporta per il neonato una sensazione di piacere. Crescendo, il bimbo manifesterà probabilmente fin dai primissimi anni dei comportamenti masturbatorii.

Sono fasi assolutamente naturali che non bisogna colpevolizzare né evidenziare. Sarà sufficiente lasciare che la natura segua il suo corso e, se necessario, distrarre il bimbo o la bimba interessandolo a qualche gioco, ad una passeggiata o a qualsiasi altro interesse senza dare alcun peso a ciò che stava facendo.
Crescendo sarà il bimbo stesso a porre delle domande cui bisognerà rispondere con sincerità e semplicità evitando le solite stupidaggini della cicogna o dei cavoli, o la solita frase "sei troppo piccolo per capire". Anche la consueta perifrasi dell'ape e del fiore mi sembra sciocca e poco comprensibile, anche perché i nostri bimbi di api e di fiori ne avranno visti ben pochi.
Io direi che tutta la vita nasce da un seme, e che chi riceve quel seme lo fa crescere e diventare vivo. I bimbi sono generalmente felici di sapere che nella pancia della madre c'è un fratellino che cresce e non si stupiscono affatto.
Esempio pratico è mettere un fagiolo nella terra umida e far vedere, dopo qualche giorno, come da quel seme sia nata una pianta.
Certo, crescendo il bimbo andrà a scuola e molti ritengono che anche la scuola debba interessarsi di educazione sessuale. Io una volta ero favorevole, ma ora sono molto incerto. Chi ci garantisce che vi siano insegnanti sensibili, professionalmente preparati e all'altezza della situazione?
Ho letto recentemente un articolo sull'educazione sessuale in Germania che mi ha fatto rabbrividire e che qui vi riporto nelle sue grandi linee.

Secondo quanto scrive la tedesca Gabriele Kuby nella rivista "Tempi", il ministro per la famiglia Ursula von der Leyen, si è battuta per la statalizzazione dell'educazione dei bambini attraverso la sostituzione della madre con asili nido per garantire una migliore assistenza professionale.
Dopo aver accolti questi bimbi lo Stato si preoccupa di "sessualizzarli" attraverso la Centrale Federale per l'istruzione sanitaria, la BZgA che propone un Vademecum sull'educazione sessuale da uno a tre anni dove padri e madri sono invitati a "unire il necessario al piacevole, solleticando, accarezzando, coccolando il bambino quando lo si lava, nei più diversi punti del corpo" mentre per la scuola materna si invitano le bambine a guardare e toccare il loro corpo, a scoprire, solleticandoli, i loro organi genitali.

A nove anni comincia l'iniziazione alla contraccezione, con relativa "esercitazione".
Dopo i dieci anni si affrontano e si propagandano stili di vita omosessuali, bisessuali e transessuali. L'articolo della Kuby si conclude con un "svegliamoci" che mi sembra estremamente appropriato.

Secondo il mio parere di "non esperto" queste pratiche sono morbose, pericolose, diseducative e allucinanti e non manderei mai i miei figli in una scuola dove "questa" fosse l'educazione sessuale.