Origine e fine dei Cavalieri Templari (segue)
I Cavalieri Templari - I° puntata
Ordine religioso-militare creato all’inizio del secolo XII°. Nel 1118 , Hugues de Payns costituisce una milizia assolutamente inedita per quei tempi: l' Ordine dei poveri cavalieri del Cristo allo scopo di proteggere coloro che si recavano in pellegrinaggio a Gerusalemme. Secondo la tradizione il nucleo originario era formato da nove cavalieri: oltre a Hugues de Payns vi erano Bysol de Saint Omer, Andrè de Montbard zio di San Bernardo di Chiaravalle, Archambaud de Saint Aignan, Gondemar, Rossal, Jacques de Montignac, Philippe de Bordeaux e Nivar de Montdidier . Secondo la leggenda questi nove Cavalieri avevano anche uno "scopo segreto", e cioè trovare antiche reliquie dai poteri immensi: l’Arca dell’Alleanza ed il Santo Graal che si supponevano nascosti in sotterranei segreti tra i ruderi del tempio di Salomone.
Il nuovo ordine conciliava i principi basilari del monachesimo con l'uso delle armi. Venivano reclutati soprattutto tra i giovani della nobiltà, desiderosi di impegnarsi nella difesa della cristianità in Medio Oriente. L'ordine militare così formato aveva una gerarchia assai rigida. I suoi membri facevano voto di castità, obbedienza e povertà, lasciando all'ordine tutte le loro proprietà ed eredità
Fu scelta inizialmente la regola di S. Agostino , in parte trasformata per adattarla agli scopi militari dei componenti. Il re di Gerusalemme, Baldovino II, accolse i primi cavalieri nel suo palazzo, presso la moschea di Al-Aqsa, dove in passato sorgeva il Tempio di Salomone questi ebbero dapprima il nome di Cristi militia (guerrieri di Cristo) e poi di militia templi (guerrieri del tempio). Da questo momento la nuova milizia prenderà il nome di Ordine del Tempio ed i suoi membri Templari.
Al momento della loro nascita non c'era stata l' esigenza di creare una gerarchia ben definita. Hugues de Payns è il maestro, gli altri primi cavalieri semplici monaci. Solo dopo la redazione della 'regola' e degli 'statuti gerarchici, prende forma un organigramma preciso ed efficiente. L’ordine era composto dai cavalieri che costituivano la maggioranza, e portavano un mantello bianco con croce rossa, e dagli scudieri (sergenti) che vestivano invece di bruno. Potevano essere indifferentemente laici o sacerdoti, ma dovevano giurare i voti dell’ordine monastico.
A capo di tutti vi era il Magister militiae templi che aveva intorno a sé per il disbrigo delle varie incombenze il siniscalco, il maresciallo, il gonfaloniere e l’elemosiniere. Il Maestro è il vero e proprio governatore della milizia. Pur occupandosi di tutte le questioni riguardanti l'ordine, il suo potere non è 'assoluto' ma molto spesso vincolato al consenso del capitolo dei monaci.
Nei primi tempi, lo sviluppo del nuovo ordine appare al quanto modesto e anche per questo Hugues de Payns , nel 1127, ritorna in Europa alla ricerca di rinforzi e di sostegni sia morali che economici. L'Ordine in ogni caso assunse reale importanza solo a partire dal 1126, quando, con l'ingresso del conte Hugues de Champagne, iniziarono a pervenire donazioni e lasciti
Hugues de Payns arriva a Troyes nel 1128 dopo aver incontrato a Roma il papa Onorio II. La creazione della nuovo milizia non aveva precedenti nella storia cristiana, e, anche il papa stesso mostrava evidenti segni di imbarazzo. Era quindi necessario trovare una posizione chiara e precisa, ed una regola che si adattasse perfettamente alla situazione. Da questo momento entra nelle vicende Templari, uno dei personaggi più carismatici ed autorevoli del tempo: Bernardo di Chiaravalle
Monaco cistercense, fondatore della abbazia di Chiaravalle (1115), scrittore e successivamente Dottore della Chiesa, sarà proprio per merito suo che nel Concilio di Troyes (1118), la nuova milizia viene ufficialmente riconosciuta grazie al 'De laude novae militiae' (elogio della nuova milizia), vero e proprio proclama di esaltazione dell'Ordine Templare. Quindi viene redatta la prima regola di base denominata 'latina', punto di partenza per lo sviluppo dell'ordine.
In pochi anni i cavalieri Templari assunsero un ruolo sempre più incisivo dal punto di vista militare, sia in Terrasanta che nella penisola iberica ancora occupata dai mori invasori.
A partire dal 1128 i cavalieri Templari conobbero un sorprendente e rapido sviluppo in tutta Europa e specialmente in Francia, Inghilterra, Aragona, e Portogallo e costruirono dappertutto chiese a somiglianza di quella di Gerusalemme, che ebbero sempre il nome di tempio.
Le conseguenze del Concilio di Troyes furono inattese e sorprendenti al tempo stesso.
Un gran numero di persone si arruolarono nella nuova milizia, ma fu soprattutto grazie a donazioni e lasciti che i Templari riuscirono a creare una vera e propria struttura economico-finanziaria adatta a sostenere la costosa permanenza in Terrasanta.
I templari entrarono quindi nelle attività bancarie quasi per caso.
Quando dei nuovi membri si univano all'ordine, generalmente donavano ad esso ingenti somme di denaro o proprietà, poiché tutti dovevano prendere il voto di povertà. Grazie anche ai vari privilegi papali, la potenza finanziaria dei Cavalieri fu assicurata dall'inizio. Poiché i templari mantenevano denaro contante in tutte le loro case e templi, fu nel 1135 che l'ordine cominciò a prestare soldi ai pellegrini spagnoli che desideravano viaggiare fino alla Terra Santa.
Con l'ulteriore aiuto di permute, acquisti e vendite i Cavalieri del Tempio dettero omogeneità ed organicità all'organizzazione dei loro possedimenti. Donazioni, lasciti e reclutamento di nuove forze rappresentarono il passo decisivo per una trasformazione graduale dell'ordine in un esercito 'parallelo' a quello degli altri Re europei.
Già nel 1129 ,per la prima volta, i Templari combattono come veri soldati, pur subendo una sconfitta e molte perdite umane. Successivamente si distinsero sui campi di battaglia a Tiberiade nel 1187, a Gaza 1244, e ad Al-Mansurà 1250.
Con l’andar del tempo crebbero di numero e di potenza, ebbero molti beni, che andarono sempre più ingrandendosi, facendosi persino prestatori di denaro ai principi e ai privati.
Da pochi anni Ugo di Payns è ritornato dopo la lunga permanenza in Europa. E' vero, adesso l'ordine ha più omogeneità, c'è una regola, ha ottenuto stima e rispetto, ma questo ha portato anche l'inizio di una evoluzione. Qui a Baghras, fortezza situata a nord di Antiochia, i Templari non svolgono più solo la difesa dei pellegrini ma anche la protezione dei confini dei fragili stati latini. Quindi da missionari diventano un vero e proprio esercito privato, di supporto degli eserciti franchi.
Anche se poco numerosi, i cavalieri del Tempio si distinguono sempre per l'addestramento e la disciplina che ne fanno la colonna portante dell’ esercito crociato che è invece approssimativo e disorganizzato. Le loro strategie, abbinate ad un coraggio che desta ammirazione e paura al tempo stesso tra le file del nemico, sono cosa risaputa. Malumori però serpeggiano tra le loro file. Pur essendo stati creati per la permanenza in Terrasanta, notevoli forze umane ed economiche vengono destinate nella Penisola Iberica dove si lotta per la riconquista di quei territori ancora in mano agli infedeli.
Il nuovo ordine conciliava i principi basilari del monachesimo con l'uso delle armi. Venivano reclutati soprattutto tra i giovani della nobiltà, desiderosi di impegnarsi nella difesa della cristianità in Medio Oriente. L'ordine militare così formato aveva una gerarchia assai rigida. I suoi membri facevano voto di castità, obbedienza e povertà, lasciando all'ordine tutte le loro proprietà ed eredità
Fu scelta inizialmente la regola di S. Agostino , in parte trasformata per adattarla agli scopi militari dei componenti. Il re di Gerusalemme, Baldovino II, accolse i primi cavalieri nel suo palazzo, presso la moschea di Al-Aqsa, dove in passato sorgeva il Tempio di Salomone questi ebbero dapprima il nome di Cristi militia (guerrieri di Cristo) e poi di militia templi (guerrieri del tempio). Da questo momento la nuova milizia prenderà il nome di Ordine del Tempio ed i suoi membri Templari.
Al momento della loro nascita non c'era stata l' esigenza di creare una gerarchia ben definita. Hugues de Payns è il maestro, gli altri primi cavalieri semplici monaci. Solo dopo la redazione della 'regola' e degli 'statuti gerarchici, prende forma un organigramma preciso ed efficiente. L’ordine era composto dai cavalieri che costituivano la maggioranza, e portavano un mantello bianco con croce rossa, e dagli scudieri (sergenti) che vestivano invece di bruno. Potevano essere indifferentemente laici o sacerdoti, ma dovevano giurare i voti dell’ordine monastico.
A capo di tutti vi era il Magister militiae templi che aveva intorno a sé per il disbrigo delle varie incombenze il siniscalco, il maresciallo, il gonfaloniere e l’elemosiniere. Il Maestro è il vero e proprio governatore della milizia. Pur occupandosi di tutte le questioni riguardanti l'ordine, il suo potere non è 'assoluto' ma molto spesso vincolato al consenso del capitolo dei monaci.
Nei primi tempi, lo sviluppo del nuovo ordine appare al quanto modesto e anche per questo Hugues de Payns , nel 1127, ritorna in Europa alla ricerca di rinforzi e di sostegni sia morali che economici. L'Ordine in ogni caso assunse reale importanza solo a partire dal 1126, quando, con l'ingresso del conte Hugues de Champagne, iniziarono a pervenire donazioni e lasciti
Hugues de Payns arriva a Troyes nel 1128 dopo aver incontrato a Roma il papa Onorio II. La creazione della nuovo milizia non aveva precedenti nella storia cristiana, e, anche il papa stesso mostrava evidenti segni di imbarazzo. Era quindi necessario trovare una posizione chiara e precisa, ed una regola che si adattasse perfettamente alla situazione. Da questo momento entra nelle vicende Templari, uno dei personaggi più carismatici ed autorevoli del tempo: Bernardo di Chiaravalle
Monaco cistercense, fondatore della abbazia di Chiaravalle (1115), scrittore e successivamente Dottore della Chiesa, sarà proprio per merito suo che nel Concilio di Troyes (1118), la nuova milizia viene ufficialmente riconosciuta grazie al 'De laude novae militiae' (elogio della nuova milizia), vero e proprio proclama di esaltazione dell'Ordine Templare. Quindi viene redatta la prima regola di base denominata 'latina', punto di partenza per lo sviluppo dell'ordine.
In pochi anni i cavalieri Templari assunsero un ruolo sempre più incisivo dal punto di vista militare, sia in Terrasanta che nella penisola iberica ancora occupata dai mori invasori.
A partire dal 1128 i cavalieri Templari conobbero un sorprendente e rapido sviluppo in tutta Europa e specialmente in Francia, Inghilterra, Aragona, e Portogallo e costruirono dappertutto chiese a somiglianza di quella di Gerusalemme, che ebbero sempre il nome di tempio.
Le conseguenze del Concilio di Troyes furono inattese e sorprendenti al tempo stesso.
Un gran numero di persone si arruolarono nella nuova milizia, ma fu soprattutto grazie a donazioni e lasciti che i Templari riuscirono a creare una vera e propria struttura economico-finanziaria adatta a sostenere la costosa permanenza in Terrasanta.
I templari entrarono quindi nelle attività bancarie quasi per caso.
Quando dei nuovi membri si univano all'ordine, generalmente donavano ad esso ingenti somme di denaro o proprietà, poiché tutti dovevano prendere il voto di povertà. Grazie anche ai vari privilegi papali, la potenza finanziaria dei Cavalieri fu assicurata dall'inizio. Poiché i templari mantenevano denaro contante in tutte le loro case e templi, fu nel 1135 che l'ordine cominciò a prestare soldi ai pellegrini spagnoli che desideravano viaggiare fino alla Terra Santa.
Con l'ulteriore aiuto di permute, acquisti e vendite i Cavalieri del Tempio dettero omogeneità ed organicità all'organizzazione dei loro possedimenti. Donazioni, lasciti e reclutamento di nuove forze rappresentarono il passo decisivo per una trasformazione graduale dell'ordine in un esercito 'parallelo' a quello degli altri Re europei.
Già nel 1129 ,per la prima volta, i Templari combattono come veri soldati, pur subendo una sconfitta e molte perdite umane. Successivamente si distinsero sui campi di battaglia a Tiberiade nel 1187, a Gaza 1244, e ad Al-Mansurà 1250.
Con l’andar del tempo crebbero di numero e di potenza, ebbero molti beni, che andarono sempre più ingrandendosi, facendosi persino prestatori di denaro ai principi e ai privati.
Da pochi anni Ugo di Payns è ritornato dopo la lunga permanenza in Europa. E' vero, adesso l'ordine ha più omogeneità, c'è una regola, ha ottenuto stima e rispetto, ma questo ha portato anche l'inizio di una evoluzione. Qui a Baghras, fortezza situata a nord di Antiochia, i Templari non svolgono più solo la difesa dei pellegrini ma anche la protezione dei confini dei fragili stati latini. Quindi da missionari diventano un vero e proprio esercito privato, di supporto degli eserciti franchi.
Anche se poco numerosi, i cavalieri del Tempio si distinguono sempre per l'addestramento e la disciplina che ne fanno la colonna portante dell’ esercito crociato che è invece approssimativo e disorganizzato. Le loro strategie, abbinate ad un coraggio che desta ammirazione e paura al tempo stesso tra le file del nemico, sono cosa risaputa. Malumori però serpeggiano tra le loro file. Pur essendo stati creati per la permanenza in Terrasanta, notevoli forze umane ed economiche vengono destinate nella Penisola Iberica dove si lotta per la riconquista di quei territori ancora in mano agli infedeli.
48 commenti:
..si :-)
Si, grazie.
Esidra
si
Julien
...e perchè no?!
...e perchè no?!
...e perchè no?!
tutto il nostro sapere ha origine dalle percezioni..
certo che sì..mai porrere limiti alla propria conoscenza..
buonanotte ed un abbraccio
Sergio, vorrei sapere come ti permetti di giudicare il mio comportamento di cristiano, quando proprio tu e tutti quelli che disquisite su questa materia lo fate soltanto con caqttiveria e pregiudizi, senza un minimo di libertà mentale, ma pensando sempre male di tutto e di tutti. Io sono stato educato in una certa maniera e rispetto chi non la pensa come me, ma tu vorresti che io stessi zitto quando spargete solo menzogne sulla Chiesa e prendete per oro colato tutto ciò che tratta di infamità della Chiesa, senza pensare minimamente che possa trattarsi solo di qualcosa messo in giro appunto per diffamare un'istituzione che, fondata proprio da Cristo, ha cambiato il mondo, portando la civiltà ovunque un cristiano si sia presentato. Ora che si facciano errori è ovvio, ma che non si tenga conto del contesto storico in cui certi errori sono avvenuti, mi sembra quanto mai di più cattivo si possa fare. E poi si contestano solo gli errori della Chiesa, ma gli orrori compiuti contro i cristiani cattolici in tutti i tempi, nessuno li nomina... Eppure proprio la testimonianza di queste persone ha permesso che anche noi non fossimo succubi di un estremismo becero e pericoloso. Ricordati che se puoi dire tutto ciò che vuoi anche contro Dio è perchè Lui ti dà la libertà di farlo. Prova a disquisire contro Maometto e poi sai anche tu cosa potrebbe succederti.
Con questo finisco questa diatriba, però ricordati che ovunque legga diffamazioni contro la Chiesa, lì trovewrai un mio commento, ti piaccia o no. E se questo è integralismo, sono felicissimo di essere integralista, ma mai voltabandiera.
Silvy
Povero Silvy, malgrado tutto mi fai tenerezza...
Un'altra cosa. Il Movimento di Comunione di Liberazione non ha tesserati, ma persone libere di decidere con la propria testa. Proprio come un vero Popolo, e mai una massa, alla quale credo che tu invece appartieni... Io parlo per me e non a nome di CL. Ricordalo.
Silvy
Mamma mia! un intero popolo contro di me! Per la paura mi sta tremando il pizzo della camicia, brrrrr!
Caro Sergio, grazie della "nipotina", sei dolce "!
Sì sì certo che mi interessa l'argomento, sono un'appassionata... solo che ho ancora pochissimi giorni prima del ricovero, e abbastanza concitati... spero di leggerlo prima, altrimenti...l'articolo rimane qui, non scappa via, vero ?
Grazie carissimo, ciao !
Leggo in questa pagina una polemica pseudo-religiosa di cui non comprendo del tutto l'ispirazione. Mi pare però di dover rilevare una cosa: Silvy non appare come un credente acritico come tanti, è di certo una persona impegnata nella sua fede, e questo gli fa onore come va onorato ogni impegno umano e sociale, pure sbagliato purchè sincero e in buona fede, tuttavia non deve peccare (lo dico senza alcuna acrimonia, beninteso)di fanatismo. Una brutta cosa che caratterizza la nostra epoca è il fondamentalismo. Fino a non molti anni fa questo termine non apparteneva alla cultura occidentale, non perchè influenzata dalla matrice cristiana che non aveva brillato per tolleranza, ma perchè il nostro pensiero si era evoluto attraverso l'illuminismo ed il positivismo e si era lasciato alle spalle anche certi deviazionismi stalinisti. Ora mi sembra che si stia risvegliando un certo spirito crociato che, francamente, appare piuttosto anacronistico pure se parzialmente giustificabile con un certo estremismo talebano che non ha neppure molto a che vedere con l'islamismo vero e proprio.
Basta con le diatribe medievali. Il libero pensiero ed il confronto franco ed aperto è il vero sentiero della civiltà.
Julien
Silvy sei un invasato!
Silvy nega l'evidenza! preferisce il suo Don Gius (eretico di prima maniera) e il suo Nazinger a GESU' CRISTO!
Caro Silvy, è vero, Dio ci ha donato la libertà di agire e pensare autonomamente... ma allora, tu, perchè non la rispetti?
Frida
buonasera,
vorrei introdurre un mio concetto:
tutto scaturisce dal pensiero che la Chiesa non si è mai evoluta,ricordate questa frase?Venne pronunciata da Andrea Rivera, durante il concerto del primo maggio.
la Chiesa Cattolica, concepita come "corpo mistico di Dio", si pone volutamente fuori dal tempo quotidiano - e quindi da quello storico - e si propone come una roccia profondamente ancorata al sottosuolo, mentre tutto intorno imperversano le tempeste dei tempi che mutano.
La storia passa, la Chiesa rimane. Questo concetto è stato espresso mille volte in passato, e sempre con grande orgoglio, da parte di papi vescovi e cardinali.
Leggiamo ad esempio cosa scriveva Pio XII nella sua Enciclica Humani generis:
Tutti sanno quanto la Chiesa apprezzi il valore della ragione umana, alla quale spetta il còmpito di dimostrare con certezza l'esistenza di un solo Dio personale, ma questo còmpito potrà essere assolto convenientemente e con sicurezza, se la ragione sarà debitamente coltivata: se cioè essa verrà nutrita di quella sana filosofia che è come un patrimonio ereditato dalle precedenti età cristiane e che possiede una più alta autorità, perché lo stesso Magistero della Chiesa ha messo al confronto con la verità rivelata i suoi principî e le sue principali asserzioni, messe in luce e fissate lentamente attraverso i tempi da uomini di grande ingegno.
Perchè mai quindi dovrebbe evolversi la Chiesa, e dove starebbe, di conseguenza, l'aspetto offensivo - per non dire "terroristico" - nel ricordare questa semplice e profonda verità?
E' stato ingenuo Rivera ad accusare la Chiesa di immobilismo, e ancora più stolti sono stati tutti quelli che hanno abboccato alle finte urla di scandalo che provenivano da San Pietro, facendo così deviare la discussione su un argomento del tutto innocuo.
O forse al Vaticano - sosterrà qualcuno - non ha fatto piacere sentirsi ricordare di aver partecipato ai funerali di Pinochet?
Anche in quel caso, l'accusa è di scarso valore, poichè il fatto di "partecipare" ad un funerale del genere, separando il gesto dall'intricatissimo contesto storico in cui ebbe luogo l'alleanza fra Chiesa e Fascismo in Sudamerica - e soprattutto senza tenere conto della posizione di Woytila all'interno della Chiesa nel momento stesso del funerale - è semplicemente ridicolo.
Chiesa e Fascismo hanno viaggiato a braccetto fin dal giorno in cui la prima "inventò" il secondo - parallelamente al Nazismo in Germania - come cane da guardia da allevare contro il Comunismo ateo che andava espandendo la propria zona di influenza in Europa ad una velocità spaventosa. E siccome questo Comunismo, oltre che ateo, era anche anti-capitalista, l'alleanza con banchieri e industriali fu per il Vaticano la cosa più naturale di questo mondo.
Lo stesso Mussolini, nato "mangiapreti", dovette remare vigorosamente contro corrente per assicurarsi un appoggio da parte della Chiesa che gli permettesse di arrivare al governo, e poi di rimanerci.
E mentre lui "svendeva" l'Italia al Vaticano, con i Patti Lateranensi del '29, la stessa cosa faceva Hitler in Germania, firmando nel '33 il loro equivalente con il nunzio apostolico dell'epoca, tale Pacelli Eugenio, che sei anni dopo sarebbe diventato Papa con il nome di Pio XII.
E' questo il vero problema che pone la Chiesa di Roma, un'istituzione abituata a comandare sin dal giorno in cui nacque la Sacra Alleanza fra Chiesa e Stato, con il Patto di Costantino.
La Chiesa, abilissima nel dissimularsi sotto false spoglie, è come un camaleonte dalla longevità infinita: abituata a comandare da sempre, lo fa usando tutto e tutti, dai politici di passaggio agli eserciti delle altre nazioni, senza mai apparire in prima persona.
Sono quindi ridicoli sia i politicanti di destra, che si svendono sempre più spudoratamente alla Chiesa, credendo in qualche modo di "farsela amica", mentre non si rendono conto di venirne usati come stracci da gettare. E sono addirittura penosi quelli di sinistra, che non hanno nemmeno la forza di articolare in maniera sensata una loro opposizione a questa continua prevaricazione da parte del Vaticano nelle cose dello Stato, mentre non si rendono conto che è proprio grazie a questa loro "incapacità" che gli viene concesso di sopravvivere.
Lo stesso Mussolini scrisse, sul finire della guerra, "La Chiesa non vuole, a Roma, un'altra forza, preferisce degli avversari deboli a degli amici forti."
In una sola frase aveva già saputo delineare sia il futuro dei politicanti di destra che di quelli di sinistra.
p.s. per chi volesse firmare, ci sono molte petizioni attive sul mio blog.
si per il post sui templari.
per Stefano: avrei voluto visitare il tuo sito, ma ne hai vietato l'accesso.
ciao
Io voto sì!
Oh povero Sergio, vedo che il tuo spazio commenti è diventato un campo di battaglia, e che animosità e quanto triste integralismo!
E pensare che l'argomento proposto in questo post è oltremodo interessante.
La possibilità di conoscenza non dovrebbe mai essere avversata, sono d'accordo con Aikido.
Ma mi par di capire che tutto sia nato altrove, e per altri motivi, e tu ti ritrovi un litigio spostatosi qui, forse sbaglio, non conosco i dettagli.
Hai però sufficiente pazienza tu... meno male. :)
Abbraccio.
si grazie
wè sergio, ma hai un blog anche in tiscali?... si mi interessa anche gli ospitaletti... bè la metafora infondo nel mio post non era tanto celata... solo che ho notato che tanti han letto le prime righe e nel commento han detto cose sbagliate...
Per Stefano Scargetta.
Intervengo per l'ultima volta sull'argomento altrimenti questo bel blog diventa un forum.
Hai detto diverse cose condivisibili ed altre no. Non per divergenza di opinioni (sono solito rispettarle) ma perché in fondo nopn si può manipolare la storia a proprio piacimento; ci sono pure dei fatti assodati e malgrado la palese simpatia manifestata da Pio XII per le destre da quì a fare la chiesa promotore e ispiratore del nazismo e del fascismo il passo è veramente lungo. Per esempio: non era solo Mussolini ad essere mangiapreti, lo erano anche i liberali dell'epoca e la stessa famiglia reale (mangiapreti ma non irreligiosa) per cui questi non ebbe alcun motivo di ingraziarsi la chiesa per salire al potere. I patti lateranensi sono del 1929 e la marcia su Roma é del 1922. Inoltre essi furono stipulati durante il papato di Pio XI che non era filonazista.
Julien
ti invio mail, spero sia giusta...(tele 2)
buon we!
Sola? Beh ogni tanto credo capiti a tutti:-)
Ci sono momenti che vorrei che il mio compagno lavorasse qui! Da questo dipendono i miei momenti di solitudine! Ma domani mattina parto e lo vado a trovare io eheh altro WE da sogno...speriamo solo che il tempo sia clemente:-)
Ciao Sergio:-)))
Pericolose dici? Per me nulla è pericoloso se lo si affronta nel giusto modo...un bel calcio assestato centralmente in mezzo alle zampe...e sta sicuro che atterrerei anche un Boeing 747:-)))
Buon WE
Infondoaimieiocchi
si si, molto interessante
...
Non c'è il sole ma dentro di noi si,non dimenticarlo mai!
Grazie e baci baci, Matrix
Ciao Sergio,
grazie per il tuo commento.
Ogni argomento che tratti diventa interessante, quindi...
Un abbraccio
Beatrix
Si ai templari
SI!Grazie..
Giusto quel che dici, la censura, è vero, le mamme leggevano per prime la corrispondenza delle figlie, raramente si riusciva a nascondere una lettera, per questo il fidanzato doveva stare attento ad ogni parola anche la meno importante, ed in particolare non doveva dimenticare di inviare i saluti alla famiglia della ragazza altrimenti avrebbe perso di prestigio ai loro occhi…
Un caro saluto
ciao caro nonnino...ti auguro di passare una bella domenica...un baciotto,miss
ciaoooo nonnino...ti auguro una felice domenica!!!baciotto,miss
Ciao Sergio, visito per la prima volta il tuo blog, posso votare? Ma sì, mi autorizzo e ti rubo poco spazio: lo considero un argomento molto interessante da approfondire, perciò, sì!
P.S. ti ho risposto anche da me, ciao.
Certo che mi interessa! Sono del tutto ignorante sull'argomento... Se te la senti di sobbarcarti questo onere, ben volentieri!
Buona serata
Anathea
PS- grazie per le tue parole - ti ho risposto in calce all'ultimmo post. COmunque ci tengo a ribadire anche qui che sono SEMPRE graditissimi i tuoi pareri. Farmi notare le sviste non è da correttore di bozze o chissà chi, ma da persona attenta che ci tiene. E di questo ti ringrazio!
Ma sì
Sì, presto
Buona domenica Sergio. E' un argomento interessante. Bravo
Ciao Sergio, sono contenta di aver partecipato al voto! Seguirò la storia dei Templari con grande interesse! Ciao:-)
Ciao Sergio...sono tornata!!!1
Parlare dei Templari?...bhè, ne avrai per un bel pò, direi....ho letto un pò di libi in merito...storia affascinate...come tutte quelle che sono celate dietro a qualcosa di misterioso...
aspetto allora l'inizio...:-)
A me l'argomento dei Templari interessa sicuramente. i Cavalieri sono stati materia per decine di film e romanzi. Ciao, sergio.
Per me puoi partire a spron battuto con la storia dei templari.. ma come mai te lo hanno chiesto? sei un intenditore ?
Passa da me...c'è una sorpresa che riguarda Azzurra....ciao
Grazia
Sergio, tesoro. Ti ho riconosciuto dalla foto. Te ne sei scappato da tiscali? Anche io avevo cominciato qui, ma non mi piaceva per niente.
Bravo, che mi hai raggiunto. Ti aggiungo subito ai preferiti così non ti perdo e, per ora, ti mando un bacio.
Ero venuta a sbirciare per vedere se il post sui Templari era arrivato!Eccolo...
Molto interessante, attendo le prossime puntate!
Ciao!
Non capisco come fai a trovarti sempre in mezzo a polemiche religiose. Ho letto il tuo post e non mi pare che il testo dia adito a contrapposizioni ideologiche. Attendo le puntate successive. Ciao e grazie per le belle parole che hai avuto per me.
E' molto interessante, ora vado aleggere la seconda puntata!
Esidra
1' puntata letta con grande interesse. Davvero ho chiarito tanti punti prima sconosciuti.
Un abbraccio
Anathea
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