Il favoloso "baracchino" CB
Avevo 16 anni quando mi iscrissi ai corsi di “Radio Elettra”, mitica scuola per corrispondenza fondata e diretta dal giovanissimo ingegner Veglia. Spendevo tutta la mia paghetta per pagare i pacchi che mi arrivavano con perfetta regolarità.
Che gioia e che emozione quando realizzai il mio primo “tester” e la mia prima supereterodina a 5 valvole! Passavo intere giornate ad avvolgere manualmente chilometri di filo di rame isolato per costruire i trasformatori, ad effettuare le saldature dei vari collegamenti allo zoccolino delle valvole.
Poi il mio capolavoro: una minuscola ricetrasmittente che mi consentiva di intromettermi (e disturbare) in tutte le radio del condominio.
Solo del condominio? Eh sì. La sua portata era limitata a poche decine di metri.
Da allora si sviluppò la mia passione per la tecnologia e per la comunicazione in particolare. Appena iniziai a lavorare acquistai (pagandolo la metà del mio magro stipendio) una ricetrasmittente con 24 canali della Lafayette. Operava sulla banda cittadina (Citizen Band) con una potenza di soli 5 watt ed una banda di frequenze radio di 27 MHz ed era, in quell’epoca, assolutamente illegale. Sarà infatti ufficializzata solo nel 1973 dopo circa 30 anni di uso diffuso e clandestino.
Noi i “pirati” dell’aria, eravamo una folta schiera e tutte le sere comunicavamo tra di noi fino a notte fonda. Stabilimmo delle lunghe e affettuose amicizie. Ovviamente per entrare in contatto (QSO) effettuavamo una chiamata generale (CQ) ed utilizzavamo dei QSL fittizi (i nick di oggi). Ricordo “Casanova”, un allegro studente di un istituto tecnico, il bravissimo e saggio “M45” che poi scoprimmo essere un magistrato, il grande “Baltimora” vecchio divertentissimo lupo di mare in pensione, e tanti altri. Naturalmente c’erano e probabilmente ci sono tuttora i soliti disturbatori che, mentre parlavi, ti sparavano una portante per disturbare la trasmissione.
Poi migliorai l’attrezzatura acquistando un’antenna particolare da installare sul tetto: una ground-plane che è un antenna omnidirezionale costituita da un elemento radiante verticale centrale lungo 1/4 di lunghezza d'onda e 4 elementi radiali. Insomma una specie di ombrello senza la tela.
E il mondo si aprì! Malgrado la scarsa potenza del trasmettitore riuscivo, nei giorni in cui la propagazione era buona, a contattare persone in Sicilia, in Spagna ed in Francia. Un giorno riuscii a ricevere, e fu una grandissima emozione, un grandissimo attore nonché pittore, scultore, giornalista e scrittore.
Questi trasmetteva usando il suo vero nome e cognome. Sfidava la polizia postale e il governo a processarlo, perché voleva dimostrare come fosse illegittima e fascista la norma che non consentiva ai CB di trasmettere. Dimostrava come “il baracchino” fosse non solo un innocente strumento di comunicazione e di amicizia, ma anche un valido sussidio per segnalare situazioni di pericolo e per salvare vite umane. Ricordo come in occasione di un devastante terremoto, che aveva fatto saltare tutte le linee telefoniche, furono proprio i “pirati” a intervenire ed a consentire la salvezza per decine di persone!
Come? Volete sapere chi era l’attore? Era il grande, grandissimo Arnoldo Foà.
Che gioia e che emozione quando realizzai il mio primo “tester” e la mia prima supereterodina a 5 valvole! Passavo intere giornate ad avvolgere manualmente chilometri di filo di rame isolato per costruire i trasformatori, ad effettuare le saldature dei vari collegamenti allo zoccolino delle valvole.
Poi il mio capolavoro: una minuscola ricetrasmittente che mi consentiva di intromettermi (e disturbare) in tutte le radio del condominio.
Solo del condominio? Eh sì. La sua portata era limitata a poche decine di metri.
Da allora si sviluppò la mia passione per la tecnologia e per la comunicazione in particolare. Appena iniziai a lavorare acquistai (pagandolo la metà del mio magro stipendio) una ricetrasmittente con 24 canali della Lafayette. Operava sulla banda cittadina (Citizen Band) con una potenza di soli 5 watt ed una banda di frequenze radio di 27 MHz ed era, in quell’epoca, assolutamente illegale. Sarà infatti ufficializzata solo nel 1973 dopo circa 30 anni di uso diffuso e clandestino.
Noi i “pirati” dell’aria, eravamo una folta schiera e tutte le sere comunicavamo tra di noi fino a notte fonda. Stabilimmo delle lunghe e affettuose amicizie. Ovviamente per entrare in contatto (QSO) effettuavamo una chiamata generale (CQ) ed utilizzavamo dei QSL fittizi (i nick di oggi). Ricordo “Casanova”, un allegro studente di un istituto tecnico, il bravissimo e saggio “M45” che poi scoprimmo essere un magistrato, il grande “Baltimora” vecchio divertentissimo lupo di mare in pensione, e tanti altri. Naturalmente c’erano e probabilmente ci sono tuttora i soliti disturbatori che, mentre parlavi, ti sparavano una portante per disturbare la trasmissione.
Poi migliorai l’attrezzatura acquistando un’antenna particolare da installare sul tetto: una ground-plane che è un antenna omnidirezionale costituita da un elemento radiante verticale centrale lungo 1/4 di lunghezza d'onda e 4 elementi radiali. Insomma una specie di ombrello senza la tela.
E il mondo si aprì! Malgrado la scarsa potenza del trasmettitore riuscivo, nei giorni in cui la propagazione era buona, a contattare persone in Sicilia, in Spagna ed in Francia. Un giorno riuscii a ricevere, e fu una grandissima emozione, un grandissimo attore nonché pittore, scultore, giornalista e scrittore.
Questi trasmetteva usando il suo vero nome e cognome. Sfidava la polizia postale e il governo a processarlo, perché voleva dimostrare come fosse illegittima e fascista la norma che non consentiva ai CB di trasmettere. Dimostrava come “il baracchino” fosse non solo un innocente strumento di comunicazione e di amicizia, ma anche un valido sussidio per segnalare situazioni di pericolo e per salvare vite umane. Ricordo come in occasione di un devastante terremoto, che aveva fatto saltare tutte le linee telefoniche, furono proprio i “pirati” a intervenire ed a consentire la salvezza per decine di persone!
Come? Volete sapere chi era l’attore? Era il grande, grandissimo Arnoldo Foà.
26 commenti:
Ciao Sergio, un post dai toni nostalgici e appassionati come solo un "pioniere" può avere. Un 73-51 a te quindi (si mandavano così i saluti se non ricordo male. Mio zio era radioamatore e mi appassionava da piccolo sentire quelle voci uscire da quella scatola di legno ;)
Che bella l'età dei radioamatori, delle radio libere, delle frequenze.. Ma sergiuzzo come sarebbe a fare una bella radio insieme, libera, indipendente in cui mettere la musica che vogliamo, e fare i discorsi che ci piacciono.. Abbiamo i blog.. ma son la stessa cosa? ecco.. ti pongo il quesito.. un paragone tra l'era delle radio libere e l'era dei blog.. l'intento di comunicazione è lo stesso forse, è la tecnologia che è cambiata.. ma forse c'è altro.. forse c'è qualcosa che comunque abbiamo perduto..
x Max. Ullallà, grazie! 73-51 anche a te! Perfetto, perfetto.
x Antonio. No, sono cose simili, e possiamo anche includere forse i cellulari, ma non le stesse. I CB esistono ancora e sono particolarmente attivi tra i camionisti. I radioamatori poi, quelli veri, gli OM dalle potenti ricetrasmittenti sono un discorso a parte. Molto più bello e complicato. C'è il costo, tuttora molto elevato delle attrezzature, e c'è la soddisfazione di contattare sperdute stazioni in tutti gli angoli del mondo. Anche in questo mondo globalizzato gli OM continuano a provare le medesime sensazioni dei pioneri. E' bellissimo. Uno degli OM più ricercati e democratici era Re Hussein di Giordania. Ed ora la pianto qui sennò mi ritorna la voglia. La radio libera invece è tutt'altra cosa. Ha un raggio d'azione limitato ed è praticamente unidirezionale: trasmetti, ma non ricevi. Manca l'imprevisto, il contatto, il mistero, la fantasia...
Mitica la scuola Radio Elettra, vedevo la pubblicità sul Monello e sull'Intrepido. Condivido tutto ciò che dici di Foà
Ciao Sergio. Carino questo post. Questi baracchini se non sbaglio erano o sono usati molto anche dai camionisti. Bello però dai! Certo che eri terribilmente curioso! ;)
Scherzo ovvio. Diciamo che poteva essere una specie di "blog" sonoro?! :)))
Che bello!immagino notti limpide a parlare con gli altri, nuove amicizie, belle scoperte...ho sempre amato la radio e mi hanno sempre incuriosita gli esploratori dell'etere :-)
x mio capitano. Sì, non so oggi ma allora era molto seria e molto precisa, oltre ad essere chiarissima e con materiale di buona qualità
x elle. Sono sempre stato molto curioso un po' di tutto. Certo, era talmente divertente che talvolta mi viene voglia di ricominciare :-)
x regina madry. Era molto, molto bello. Solo che la mattina arrivavo al lavoro imbambolato e con gli occhi gonfi. E i colleghi sfottevano pensando che avessi fatto chissà che cosa :-))
buonanotte prof ero di là che leggevo l'articolo Sir.ra Veltroni..che..mi sono persa dietro il blog..solo alla fine mi sono resa conto che no era questo..
un abbraccio ed un saluto
tutto bene?
Lo desideravo il baracchino,ma non l'ho mai avuto.
Però ce l'aveva una mia amica e spesso me lo faceva usare.
Avevo un nik che mi aveva scelto la mia amica:Starlait.
Che ricordi!Ricordo ancora le emozioni che provavo...
Un abbraccio.faraluna
ciao sergio,sono iole.Solo oggi trovo due minuti e l'opportunità di riallacciare il contatto con te che mi è molto caro.Spero tu abbia la stessa considerazione nei miei riguardi.Sono accadute molte cose in questi mesi,tristi e non.Ti dico solo che da due mesi vivo a reggio emilia dove ho seguito mia figlia per ragioni di lavoro e solo da qualche giorno posso utilizzare il pc.Non mi dilungo ma spero di comunicare con te al più presto.Un abbraccio.
ciao sergio, ti ho appena lanciato una sfida nel mio blog :-)
JOLEEE!!!!! Come sono contento di leggerti! Il mio pc si è danneggiato, l’ho portato dal tecnico che, ovviamente, ha formattato tutto, ed ora sto provando a rimetterlo in funzione. Comunque se hai letto i miei appelli su entrambi i tuoi siti (Tiscali e Blogspot) ti sarai resa conto che ti ho cercata per molto, molto tempo. Sapevo che eri molto impegnata per la malattia di tua zia e posso immaginare cosa sia successo. Non immaginavo, però, che ti fossi trasferita addirittura a Reggio Emilia. Penso che il cambiamento sia stato abbastanza traumatico. Comunque quando vuoi, e se vuoi, ricorda che qui hai sempre un amico ben lieto di leggerti e di ristabilire i contatti.
Con affetto
Sergio.
ciao sono un appasionato di cb"baracchino" come si inizia???comuque ho l'eta giusta 15 anni!!!ps rispondi via blog grazie!!!
x anonimo
Per trasmettere sulla banda CB occorre inviare una denuncia di inizio attività al Ministero delle Comunicazioni e pagare una quota annua di 12 euro (nel 2006), che è indipendente dal numero di apparecchi posseduti.La potenza massima concessa è di 4 watt e le apparecchiature utilizzabili devono avere una omologazione ministeriale. I tipi di modulazione ammessi sono AM, FM e SSB. La portata degli apparati, se si usano con antenne mobili è di circa 5-10 km e può diminuire in presenza di ostacoli.
ciao
73 51 88 ERO SONO E RIMARRO'
ST. CB. CONDOR
Questo era ed è il mio QRZ ho trascorso giorno ed intere notti davanti al CB che bellezza...nessun blog o cose del genere potranno mai sostituire la radio.....
27.135 X SEMPRE
W GULIELMO MARCONI
W L'ALFABETO MORSE
Anche io ero cbista nel lontano 70
era bellissimo scambiare idee e scherzi via radio.
Ora vedo mia figlia attaccata al cellulare notte e giorno a messaggiare, ma non esprimi per iscritto il tuo stato d'animo per questo credo che i legami di amicizia di oggi sono diversi dai nostri.
Io posseggo una moto tipo Goldwing Gl 1100 del 1983 è ho montato sopra il cb solo che adesso si è bruciato e sto cercando un bel cb il più piccolo possibile, noi il cb lo usiamo quando siamo in gruppo per comunicare durante i motoraduni.
30 Anni fa navigavo e girando il mondo con la mia barra nautica pesante in mezzo all'oceano parlavo quasi con tutto il mondo avevo un president grant con bande laterali con un lineare da 200 w e montai un'antenna sul pennone della nave, a 15000 km di distanza parlavo con l'Italia.
Sicuramente oggi le comunicazioni sono migliorate ma il fascino delle radio rimane e rimarrà sempre considerate che se Marconi non avesse scoperto le onde radio e per ipotesi assurda fino ad oggi non sarebbero state scoperte non esisterebbero nemmeno i cellulari di oggi.
Ciao a Tutti gli amanti del BARACCHINO
Marcello
Mi allaccio al mio ultimo commento
Che bello... senza cellulare, un paradiso dove nessuno ti trova.
Ciao Marcello
Non so come ho fatto a trovare questa pagina di un blog persa nei milioni, ma non riesco a non lasciare una mia testimonianza, anche io ho iniziato più o meno come l' autore di questo topic, il mio primo "apparato" fu un PACE 100 ASA (un rullino fotografico ?!) che aveva 6 canali quarzati, io avevo 13 anni e dopo due mesi avevo già costruito il mio primo commutatore esterno di quarzi per aumentare il numero di canali, era il 1976 e mi sembra ieri ! Questa esperienza segno la mia vita perchè dopo la passione per le "trasmissioni" e l' elettronica mi portò a optare per scuole di telecomunicazione e ad impiegarmi in una grande azienda del settore.
Che dire, leggendo il tuo racconto mi hai fatto fare un bellissimo tuffo nel passato ed è stato bello. Io però non paragonerei oggi con ieri, la rete è molto più selettiva, "ragiona" per comparti per aree di interesse personale, la radio era molto più "democratica" e non aveva "off topic" !!!!
Un 73+51 circolare a tutto il QSO !.
p.s.
Ho ancora a casa un midland AM/FM e Bande Laterali a 240 Ch che riparai perchè colpito da fulmine, era devastato e lo feci funzionare perfettamente di nuovo, l' orgoglio di quel "miracolo ancora me lo ricordo.
Un 73+51 a tutti voi da Falco Azzurro ... che nostalgia ....
Un abbraccio a tutti voi, "vecchi amici" della 27!!! Sono un grandissimo nostalgico delle giornate o notti passate al baracchino, bei tempi! Per me oggi è una vera tristezza intrattenere rapporti tramite cellulare e internet, stiamo entrando in un grigiore assurdo...
Marco (Roma, qrz: JAX, canale 7)
Peccato che ci siamo ridotti a scrivere invece di parlare e di divertirci sul serio..Ho modulato per 10 anni dal 1986 al 1996 e ho sempre il lineare e un cb autocostruito ormai fermo da anni..
I miei migliori amici gli ho conosciuti col baracchino e la sera i qso erano qualcosa di unico..mi manca questo mondo l'ho lasciato perchè son passato alla musica..ma penso che ritornero prima o poi a modulare..
non possono toglierci la libertà..il cb è libertà..!
basta coi cellulari,basta con i computer..!
non abbandonate a mitica 27mhz !!
ripopoliamo la frequenza !
andate su www.rogerk.net
73 da cobra11
...capisco che può sembrare anacronistico alle nuove generazioni (e anche a qualcuno delle vecchie) ma, se ben utilizzato, l'apparecchio CB dava il vero senso di contatto umano con chi anonimamente, stava al di la del microfono. Ho conosciuto con il CB la maggiorparte delle amicizie che, tutt'ora, mi porto dietro nella vita dopo oltre 20 anni (ne ho 40). Sono tutt'ora radioamatore con patentino e cerco di mantenere attive le frequenze assegnate il più possibile, coinvolgendo anche mio figlio di 9 anni che, sembra molto appassionato ad elettronica e radio, quella vera.
La CB esiste ancora... è prevalentemente utilizzata dai camionisti che si scambiano informazioni oltre a farsi compagnia nei lunghi viaggi..
La grande attuale tecnologia digitale è certamente grandiosa ma non può sopperire al grande fascino e senso di mistero che un'apparecchio radio può offrire, assieme ad un minimo di cultura tecnica ad essa associata. Non abbandonate la CB e, per i più interessati tecnicamente le varie associazioni del settore radioamatoriale esistono e sono attive !
73 51 a tutti.
non ho nessuna intenzione di abbandonare il cb.sono arco nero ho 23 anni adoro parlare al baracchino ho conosciuto molti amici fantastici e li sto conoscendo tutt'ora cè ancora voglia di cb ragazzi ripopoliamo la 27 mhz dice bene sergio il baracchino ha in più la fantasia,il mistero,ed il calore umano.73 51 a tutti è stato un piacere.
good start
ANCHE IN FRIULI, RIPOPOLOIAMO LA 27, TUTTI INSIEME POSSIAMO FARCELA...
73+51 A TUTTI DA SIERRA ECHO.
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