venerdì 25 maggio 2007

A proposito dei casi di pedofilia tra il clero

Ho ricevuto la seguente interessante e-mail che ritengo utile e necessario inserire in un post
Caro Sergio, ho visto il filmato, ho consultato wikipedia ed anche il testo latino. Ora mi sento più informato ma ho voluto pure leggere tutti i commenti per capirne di più.
Se mi permetti di "mettere le mani avanti" voglio fare una premessa: non ho alcuna intenzione di parlare in difesa dei "mostri", siano essi preti o no. Però voglio palesare con forza una mia precisa sensazione: ci stiamo facendo del male! Continuiamo a sospettare di tutti, del vicino di casa, del parroco, dell'amico, dello zio, del nonno.
Ma dove stiamo andando? Qualcosa o qualcuno sciala nel torbido e nel terrore. Colpisce sulle cose a noi più care, come i nostri bambini e, per quanti non ne avessero, è pronto il fantasma del terrorista o quello dello stupratore. Con queste paure ci allontanano gli uni dagli altri, dall'umanità, dalla solidarietà; ci fanno accettare incredibili limitazioni della libertà e della privacy (tra poco, oltre ad essere oggetto del sequestro del tagliaunghie sugli aerei, avremo anche le telecamere nelle toilettes e forse un chip dietro l'orecchio.
Non è proprio uno scherzo: viene già propagandato un orologio da mettere al polso dei figli per seguirne gli spostamenti con un sistema GPS. Come dicevo, ho visto e letto tutto quel materiale e voglio dire due cose: La prima è di consenso. Non bisogna dimenticare che la Chiesa, in quanto istituzione e Stato, ha una propria giustizia e tribunali. Questo significa che nei casi indicati viene compiuta un'istruttoria ed eventualmente discussa una causa. Non mi scandalizzo per niente della segretezza su argomenti così delicati. Si fa presto a distruggere una persona indicandola come mostro ed è emblematico il recente caso dell'asilo presso Roma. Staremo a vedere come stanno le cose ma certamente è vero che stimate maestre sono già state messe alla gogna senza uno straccio di prova.
Inoltre la chiesa cattolica non esiste solo nella civile Inghilterra o negli Stati Uniti (Paesi nei quali tuttavia i cattolici non sono proprio osannati) ma anche in posti dove c'è la pena di morte anche per i gay, e questo, cioè una moltitudine di differenti valutazioni giudiziarie, non può certo essere accettato dal Vaticano che, a torto o a ragione ma comunque da Stato sovrano, lo considera un problema della propria giustizia.
Sulla segretezza, ripeto, noi siamo un po' sviati dal fatto che, nel nostro Paese, il segreto istruttorio è un po' un segreto di Pulcinella ed i processi si fanno più per via mediatica che nelle aule di tribunale, dove non si vede mai la fine di un caso.
Veniamo però al rovescio della medaglia: se è vero, come sembra, che in pratica si sia cercato di tutelare e coprire dei preti che, proprio per la loro funzione civile e morale sono doppiamente colpevoli (è come il poliziotto che delinque) allora questo è il comportamento da esecrare e condannare con la massima fermezza. Però, per quanto io sia e sia stato sempre estremamente critico verso il clero, e, in particolare verso la curia romana e la CEI, credo che tutto ciò non sia parte di un disegno voluto dall'alto ma una goffa difesa del prestigio dell'istituzione, da ascriversi principalmente ai vescovi ed alle autorità ecclesistiche che, di volta in volta, si sono occupate dei singoli casi.
Concludendo: ci sono al mondo molte più persone buone, pulite ed oneste di quante non riusciamo ad immaginare. Queste persone non fanno notizia ma sono vicino a noi. Non sono solo i bambini (ma non sono stati bambini anche i delinquenti?) ma anche i genitori, gli amici, i vicini, gli zii, i cognati e molti sconosciuti dai quali non si devono accettare le caramelle, ma, in fondo, si potrebbe pure.
Julien (Giuly)

15 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero la paura separa gli esseri umani, ma è altrettanto vero che esempi negativi ne abbiamo tutti i giorni, giustificati e non, quindi considerando che non siamo tutti in grado di leggere le intenzioni degli altri nel pensiero, come si dice "prevenire è meglio che curare"
Esidra

Anonimo ha detto...

Ciao Sergio, scusami se non ho scritto ieri sera, ma a causa di un forte temporale non ho potuto accedere al pc perche' è mancata la corrrente elettrica. Oggi invece leggendo questo post trovo inutile ogni mia parola, perche' esprime veramente con tanta chiarezza e giustizia il mio pensiero. Complimenti Giuly! Sei grande! E grazie anche a te Sergio per aver pubblicato questa E-mail
Un saluto per un buon proseguimento di giornata
meg

lucia ha detto...

"ci sono al mondo molte più persone buone, pulite ed oneste di quante non riusciamo ad immaginare": pensare il contrario renderebbe difficile anche il respirare.
Complimenti Giuly e grazie a Sergio per avere condiviso la sua posta.
;-)

Sergio ha detto...

Personalmente condivido pienamente le riflessioni e la saggezza di Giuly, persona a me molto cara.

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente tutte le parole di Giuly perchè è come un buon giudice, che ascolta tutte le parti e poi emette il giudizio, senza che per questo una parte si senta offesa. Questo è il modo giusto per affrontare un dialogo in armonia e se meditassimo un po' di più su questo, forse saremmo un po' meno ipocriti. La diffidenza è spesso ciò che ci fa fare la guerra... Vedere in chi ti sta di fronte un Tu è riconoscere quella persona come parte di te stesso.
Ciao. Scusa il disturbo.
Silvy

Anonimo ha detto...

Mi affianco su questo cammino ed è molto bello che se ne possa parlare: è un dovere per mantenere in noi l'equilibrio tra lo stato di allerta e la serenità e fiducia nel prossimo

assunta altieri ha detto...

Chi scrive questa lettera dice: ci stiamo facendo male, stiamo sospettando di tutti. Io dico, semplicemente, che bisogna "osservare". A questo proposito vi consiglio un pezzo scritto parecchi anni fa, ma sempre attuale, di un mio carissimo amico, purtroppo perso in Iraq. Lo potete leggere qua: http://www.balene.it/enzo/mammine.html

Anonimo ha detto...

http://khalofrida.blog.tiscali.it/
Caro Sergio, volevo fare una precisazione in merito al mio post.
Calabresi era un commissario aggiunto, con il compito di occuparsi di un settore ben definito: gli extraparlamentari di sinistra. Il problema è che delle gravi irregolarità compiute dalla polizia milanese in quegli anni, lui venne sempre accusato come se fosse il deus ex machina di tutto. Non ho detto che non si occupasse dell’interrogatorio di Pinelli, ho detto soltanto che pare ci siano le prove che, nei minuti in cui avvenne la tragedia, non si trovasse nella stanza con Pinelli. In ogni caso io non ho alcuna competenza per valutare le responsabilità (ero ancora una bambina all’epoca dei fatti), il mio post voleva essere soltanto un modo per parlare, e ricordare, il dramma dei familiari delle vittime.
Ciao e buon fine settimana
Frida

Anonimo ha detto...

Caro Sergio, vorrei ringraziare attraverso il tuo blog Assu, il quale ha portato una significativa testimonianza dell'argomento trattato e che ritengo molto più realistica visti i tempi.
Non è volendo vedere una bella fetta di rosa in questi squallidi avvenimenti che si possono tutelare i più indifesi, questo modo di pensare non fa altro che porgere l'opportunità a chi perpetra certi delitti di essere protetto perchè pensa "comunque tanti non ci credono" gli si fornisce un alibi che si ritorce contro le vittime.
E' bene che venga tutto soppesato ed analizzato con prove e confronti prima di etichettare qualcuno, ma l'opportunità di informare i bambini è fondamentale, per creargli una sorta di scudo, di corazza, sapere da che cosa e da chi si devono difendere è l'equivalente di fornire loro l'antidoto contro un veleno che potrebbero accidentalmente bere.
Cosa vogliamo fare secretare tutto come fa il clero? Se il fenomeno ha assunto queste dimensioni è grazie al potere dell'occultamento che hanno perpetrato non scordiamocelo!
Ritengo quindi il consiglio del sito molto intelligente e responsabile, d'altro canto se l'amico di Assu era un soldato significa che di tattica se ne intendeva!
Un bacio a te, ad Assu ed anche al suo amico che in questo momento sorride!
Esidra

Anonimo ha detto...

Ciao Sergio, dopo aver letto l'ultimo tuo commento lasciato a Silvy, mi viene un dubbio e vorrei capire:
Ma tu ...
sei veramente amico amico di Esidra?
Concordi con il suo pensiero?
Perche' se è così, ho sbagliato blog.
Un saluto
meg

Anonimo ha detto...

No non è quello che mi turba, volevo solo capire altro e tu sono certa hai capito benissimo, ma svii il discorso,
quindi per me la tua risposta e' stata chiarissima.
Grazie
Buona Notte
meg

Anonimo ha detto...

saggia giuly...è vero, questi episodi ci fanno rendere sospettosi di tutti e di tutto, ma purtroppo credo sia inevitabile quando la cronaca, internet, ti bombarda di notizie così incresciose, ma è vero che non dobbiamo dimenticarci che esistono e sono tante le persone ancora che "buone, pulite ed oneste"...

Bruja ha detto...

Opinioni del tutto condivisibili...
brava Giuly...

Anonimo ha detto...

x Sergio
Ciao Sergio, io ti ho fatto una sola domanda, speravo in una risposta formata da due lettere "si" oppure "no" non tanto per considerarti amico o nemico, Cattolico o non Cattolico, (come ho gia' detto ognuno e' libero di esprimere il proprio pensiero)
Comunque grazie, ora hai risposto " sei suo amico, quindi condividi il suo pensiero"
Tu dici: che fine ha fatto la frase "ama il tuo prossimo come te stesso"? Sergio sinceramente...secondo te, lei ha rispettato questo?
Se sei suo amico, INSEGNAGLIELO e dille anche che con le offese e la cattiveria non si arriva da nessuna parte. Parlo di cattiveria in quanto e' stata offensiva nei confronti del mio amico il quale ha espresso solo il suo pensiero.
Per me l'amicizia è qualcosa di Grande e chi offende un amico, offende me.
E tutte le parole che hai scritto qui nel tuo commento, guarda.... che dovresti dirle a lei. Ricorda che mai nella vita mi sono permessa di dare dei titoli offensivi a chi non la pensa come me.
Io credo in Dio e come ti ho gia' detto sono poco praticante, considero gli uomini (anche quelli della Chiesa) solo UOMINI con la probabilità di sbagliare in quanto "uomini" come gli altri. Quanto a me, cerco di agire sempre secondo l'insegnamento di Dio e credimi, l'educazione, il rispetto per gli altri e l'Amore sono ormai radicacati in me da molti anni, li ho sempre messi al primo posto. Non giudico se non conosco una persona e ancor meno se la conosco, ma se sta sbagliando e trovo le sue parole inopportune ed offensive, glielo faccio notare e lo faccio direttamente come ho fatto con te.
Mi giudichera' Dio, io lo foccio con buone intenzioni.
Ora so come la pensi, magari un giorno capirai il mio pensiero.
Buon proseguimento di giornata
un saluto
meg

Sergio ha detto...

“Solo due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima”.
Albert Einstein