martedì 1 maggio 2007

Un cuore bambino

Le mie illusioni,
deluse dalla sorte,
avvelenate dal grigiore tetro
di una palude venefica e melmosa
che un tempo,
nelle nebbie
della sognante trepida giovinezza,
sembrava un dolce tenero lago.
E tu amor mio,
che sorridi alla vita,
potrai forse mai perdonare e
comprendere
un cuore bambino.
Uno stupido cuore bambino
che, ignaro d’esser morente,
credeva che le spine
fossero rose,
che i baci fossero miracoli,
che il ghiaccio
potesse esser fuoco,
e che un dio ghignante
e malvagio
fosse un dio di speranza
e d’amore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bella, ma tristissma e con una vena di pessimismo ... un pò troppo accentuata, però bravo!